Nel mio lavoro ho conosciuto davvero tante donne che vivono un grande conflitto interiore: quello di usare i contraccettivi ormonali senza sentirsi veramente a loro agio con quello che questi metodi comportano. 

Nella nostra società domina ancora l’idea che la donna non sia in grado di gestire da sola la propria fertilità. Credo che ci sia questa sensazione di incapacità alla base dello sconforto di molte donne e credo anche che comprendere e fare pace con la propria fertilità sia uno dei grandi poteri che una donna possa avere.

Da quando ho iniziato a praticare la percezione della fertilità, all'inizio del 2010, ho imparato molto dal mio ciclo mestruale. Posso dire che tutto ciò ha fatto la differenza nella mia vita riproduttiva e mi ha dato una certa pace e fiducia nel praticare un metodo naturale che rispetta la mia natura ciclica.

In questo articolo condivido con te un elenco delle cose principali che ho imparato in questo processo:

1° Il ciclo mestruale non è una cosa indecifrabile 

Purtroppo nella nostra società il ciclo mestruale e le mestruazioni sono ancora circondati da tabù e miti, che non rendono possibile alla maggior parte delle donne di comprendere che possono capire perfettamente come funzionano i loro corpi e la loro ciclicità.  Infatti, moltissime donne iniziano a fare uso di metodi contraccettivi non appena iniziano la loro attività sessuale, sopprimendo i loro cicli con ormoni sintetici ancora prima di avere la possibilità di capire come funzionano.

Attraverso la pratica della percezione consapevole della fertilità, ho imparato che anche se non posso controllare i miei ormoni, posso capirli e sintonizzarmi con le diverse fasi del mio ciclo, comprendendo i cambiamenti fisici, mentali e emozionali che sperimento. 

Ho scoperto anche che posso utilizzare la mia ciclicità come strumento di realizzazione, utilizzando al meglio le mie energie in ogni fase del ciclo. Ho scoperto che posso capire quando sono fertile e quando le mie mestruazioni stanno per arrivare e che posso organizzarmi di conseguenza, rispettando i miei ritmi naturali. Questo mi permette di restare serena, senza paure e paranoie.

2º Non possiamo prevedere l’ovulazione

Nella scuola molte volte ci viene insegnato che l'ovulazione si verifica sempre a metà ciclo, oppure nel 14° giorno del ciclo. Infatti, la maggior parte delle app funzionano basate su questo tipo di informazione prè-impostata. 

Ho imparato che questa regola non valeva per me e che non c’è una data fissa in cui l'ovulazione succederà in ogni ciclo. In più, ho capito con il tempo che prevedere il giorno esatto dell'ovulazione (nel mio caso) non era così fondamentale per la mia pratica di percezione della fertilità. Ho compreso che era molto più importante osservare i segnali del mio corpo giorno per giorno, per capire quando è il momento di stare più attenta e quando invece posso approfittare e lasciarmi andare. 

3° Non siamo un programma

Non sempre il ciclo mestruale è regolare! Infatti questa è una delle prime convinzioni che noto nelle donne che vogliono comprendere come funziona la loro ciclicità. La convinzione che il ciclo deva succedere in maniera regolare. 

Ho capito che c’è una distorsione di questo concetto. Sì, i cicli mestruali possono diventare molto regolari. Ma la regolarità non significa che le mestruazioni debba arrivare sempre negli stessi giorni del mese. Nella danza delle mestruazioni possiamo percepire un ritmo che ha una regolarità che non è necessariamente mensile e molte volte questa regolarità ha molto a che fare con i cicli lunari. Ciò non vuol dire che le mestruazioni debbano venire sempre nella Luna Piena, o sempre nella Luna Nuova, vuol dire che possiamo percepire come si sposta ciclicamente in maniera naturale e che a volte questo processo ha anche a che fare con i cambiamenti climatici di ogni stagione. Ma non solo! Siamo esseri umani e quindi possiamo essere colpiti dallo stress, dalle malattie, dai cambiamenti nella routine e di tutto quello che è la vita.

In generale, il ciclo mestruale considerato regolare e sano può durare dai  21 ai 36 giorni. Se percepisci che effettivamente il tuo ciclo è estremamente irregolare, allora vale la pena andare dal medico per vedere se i tuoi ormoni stanno bene. Per capire come funziona il tuo ciclo puoi cominciare a tracciarlo con questo strumento qui!

4º Il ciclo mestruale é un indicatore di salute

Ci sono diversi studi scientifici che affermano e comprovano che le mestruazioni sono un importante indicatore della salute e della vitalità della donna. 

Infatti, anche se i nostri ormoni vengono chiamati ormoni riproduttivi, la loro funzione va molto oltre la riproduzione e hanno a che fare con tutta una serie di altri aspetti importanti della nostra salute generale. 

Molte volte, sentiamo dire che avere mal di testa e dolori mestruali mestruali sono cose normali. Attenzione! Questo non è assolutamente vero! Non ignorare i segnali del tuo corpo. Mal di testa durante le mestruazioni o nel periodo pre-mestruale, dolori mestruali,  mestruazioni assenti o sanguinamenti irregolari non sono normali. Sono un segnale del tuo corpo e possono avere conseguenze sia a breve che a lungo termine per la tua salute. Ancora una volta, tracciare e conoscere il tuo ciclo è fondamentale per cominciare a capire cosa sta succedendo. 

5º Non fidarti delle app

La maggior parte delle app per il ciclo mestruale funziona con le previsioni. E come già abbiamo parlato prima, qui le previsioni non sempre funzionano. Delegare il "controllo della tua fertilità” molte volte può confonderti più che aiutarti. Ad esempio, può capitare che la app ti mandi in crisi quando tu ricevi la notifica di “periodo in ritardo” e tu, anche se non hai trascurato la contraccezione, cominci a pensare che c’è qualcosa che non và. 

Percui, le app possono generare una falsa sensazione o idea di controllo e oltre a questo,  la stragrande maggioranza non incoraggia la conoscenza di sé. Qui è meglio non affidarsi ai calcoli automatici. Nuovamente, ti consiglio questo strumento dove tu puoi registrare gli aspetti biologici del tuo ciclo mestruale, come la consistenza del muco cervicale e le variazioni della temperatura basale.

6º Le mestruazioni non ritardano

Nella stragrande maggioranza delle situazioni in cui ci disperiamo pensando che le mestruazioni sono in ritardo, quello che è successo, in verità

è stato il ritardo dell'ovulazione, poiché è lei a dettare la durata del ciclo ovarico.

Come dicevamo prima, i nostri cicli possono variare. E in verità è la fase pre-ovulatoria (o follicolare) che può essere molto variabile e non ha una data fissa di termine, per cui l'ovulazione non ha una data precisa in cui deve accadere. La fase post-ovulatoria (o fase luteale), invece, è generalmente più stabile potendo avere una durata da 10 a 16 giorni indicativamente. 

Quindi, se impari a identificare quando la tua ovulazione è già avvenuta e comincerai a capire quanto dura la tua fase luteale, allora diventerà più semplice capire quando avrai le mestruazioni e eviterai le paranoie e  l’ ansietà ogni volta che arrivi alla fase pre-mestruale.

7º Non esiste la donna troppo fertile

“Uso i contraccettivi perché sono troppo fertile!” Questa è una frase che sento quasi sempre dalle donne che hanno paura di lasciare i metodi contraccettivi ormonali. Anche qui siamo davanti ad un falso mito. 

Rimanere incinta è una questione di probabilità. Per essere precisi, le possibilità che una donna ha di rimanere incinta, avendo rapporti sessuali non protetti nei giorni di massima fertilità, varia in accordo con l’ età:

  • Dai 19 ai 26 anni: 50% di probabilità a ogni ciclo mestruale.
  • Dai 27 ai 34 anni: 40% di probabilità a ogni ciclo mestruale.
  • Dai 35 ai 39 anni: meno del 30% di probabilità a ogni ciclo mestruale.

Alcuni studi rivelano che la maggior parte delle coppie riesce a rimanere incinta dopo almeno un anno di rapporti sessuali non protetti. Quando invece la coppia pratica la percezione consapevole della fertilità, generalmente riesce in meno tempo, poiché riescono ad individuare i giorni di fertilità e così li sfruttano per aumentare la possibilità di concepimento.

La stessa logica va utilizzata quando non si desidera la gravidanza. I giorni fertili sono sempre solo quelli, in ogni ciclo la donna ha solo quella finestra di fertilità. Per cui ragazze, non credete nel mito della donna troppo fertile. La donna è fertile e può esserlo in maniera consapevole. 

La più grande paura delle donne nell’ interrompere l’uso dei contraccettivi è il rischio di una gravidanza indesiderata. Questa paura va risolta con un processo di ‘impoderamento’, empowerment, nel quale la donna impara a conoscere sé stessa, il suo ciclo, il suo corpo e impara che lei può essere padrona della propria fertilità e che questo significa anche che lei potrà utilizzare questa potenza fertile non solo per la generazione di figli, ma per tutti i processi creativi della sua vita. Sì donna! Ci sono altre opzioni e la percezione della fertilità non è la stessa cosa che usare gli ormoni per 'controllare' il tuo ciclo.

Tu in quale situazione ti trovi? Vuoi condividere quali sono le tue paure e dubbi? Conosci i metodi di percezione consapevole della fertilità?

Se hai bisogno di aiuto su questo tema,  puoi richiedere una chiamata conoscitiva e ne parliamo in maniera più specifica. Scopri come in questo link!