Oltre ad ogni tentativo di nasconderla o di offuscare la sua esistenza lei è risorta e dalla notte dei tempi riaffiora, avvolta nel suo mantello, reggendo il Santo Graal e riattivando l'archetipo represso della nostra piena espressione di donne e figlie della terra. 

E’ arrivata nella mia vita sempre con il suo velo di segreti e misteri. A volte nella forma di maestra ascesa, zingara, santa, grande dea, madre di Sara, sacerdotessa, pellegrina di Gesù. Ricettacolo di amore, lealtà e fede. Simbolo di resistenza, potere femminile e rivoluzione. Figlia della Terra, fenice che rinasce profumata, portatrice di fecondità, speranza e perdono. Così vivo Maddalena! Non tanto attraverso le letture ma molto di più negli eventi della vita di tutti i giorni e nell’ esplorare i cicli di vita e morte. 

La prima volta che sono andata a Sainte Baume, è successa una cosa molto interessante. Ero con la mia cara amica Emilie, che lì già ci aveva camminato molte volte a piedi nudi in meditazione. Per me era la prima volta e ad un certo punto, lei è andata avanti e io sono rimasta indietro, perdendomi. 

Ero un po' preoccupata inizialmente, ma in fondo sapevo che alla fine sarebbe andato tutto bene. L'obiettivo era quello di raggiungere la cima della montagna, dove si trova la grotta dove si dice che Maddalena abbia trascorso i suoi ultimi anni di vita.

Senza la guida di Emilie, ho finito per prendere un percorso più lungo. Sono arrivata alla grotta da sola, proprio mentre i frati stavano celebrando la messa. La grotta era molto più grande di quanto immaginassi, credo ci fossero circa 20 uomini, cantavano nel ventre della terra. Rimasi lì sulla porta per un po', cercando di capire se potevo entrare o no. Ho chiesto il permesso silenziosamente ed entrai. Presi posto su una delle panchine e lì cominciai a pregare in silenzio, come parte del rito che li già si stava svolgendo. È stata un'esperienza vissuta in molte dimensioni. Al termine, ho dato una occhiata alle altre parti di questa grotta e ho ripreso la via del ritorno al luogo dell'incontro con Emilie e insieme abbiamo deciso di fare questo pellegrinaggio insieme ad altre donne.

Chiaramente non si tratta di andare a Saint Baume per visitare le spoglie di Maria Maddalena. Per me, infatti, c'è molto di più del profumo di Maria Maddalena in ogni centimetro di quel bosco e in ognuna delle grotte che li si nascondono, custodi dei segreti della madre terra. Una cosa che posso dire di Maddalena è: non lasciarti ingannare dalle apparenze, cerca di andare oltre i veli per riuscire davvero a ritrovare la sua essenza e comprendere il suo messaggio.

Maria Maddalena nei giorni nostri ri-appare come una messaggera della dea, che fu storicamente messa da parte, ma che non fu mai dimenticata. Le leggende su di lei in realtà raccontano di un femminile proibito, sottomesso, bandito e bruciato. Il femminile come l'altra faccia di Dio, “la faccia che non è stata conosciuta in due millenni di cristianesimo - almeno non come consorte uguale e piena", come ci spiega Margaret Starbird, in Il segreto del codice di Dan Burstein.

Il velo di Maria Maddalena protegge la sua essenza preziosa, l'essenza del femminile sacro che sta presente in ogni donna e anche in ogni uomo. Così come l'essenza del maschile sacro è presente in ogni donna. Infatti, credo che tutto ciò che sta accadendo nel mondo ci sta rivelando in maniera nitida e chiara che è tempo di cambiare paradigma e trovare un nuovo equilibrio, una nuova conciliazione, liberazione e rinascita del Sacro Femminile e del Sacro Maschile, in comunione dentro e fuori di noi. Maria Maddalena è un personaggio storico essenziale per comprendere questo.

Il 22 Luglio, a Tarzo, parleremo di Maddalena della sua storia, archetipo, símboli e insegnamenti. Celebreremo insieme una cerimonia alla Dea, con pratiche per la pulizia delle memorie uterine, connessione utero e voce, canti in omaggio a Maria Maddalena e alla dea. Tutto ciò accompagnato della bontà del Cacao. 

Orario: Dalle 15 alle 21
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