L’autosabotaggio è un meccanismo che si verifica quando una persona, consapevolmente o inconsapevolmente, pone ostacoli sul proprio percorso, rendendo più difficile, lento o addirittura impossibile il raggiungimento dei propri obiettivi e sogni. È, in verità, un comportamento molto comune. Qualsiasi persona abbia mai affrontato una sfida importante nella vita può aver sperimentato questa dinamica. Spesso è la mente che innesca il processo autosabotante, riempiendosi di pensieri negativi, svalutanti e eccessivamente autocritici, che ci portano a dubitare delle nostre capacità e dei nostri talenti, facendoci sentire inadeguati, incapaci, privi di valore e non meritevoli di realizzare ciò che desideriamo. Questo ci fa entrare in un vortice di autoconvinzione negativa, convincendoci che effettivamente non possiamo farcela.

L’autosabotaggio può manifestarsi in vari ambiti della vita, dal lavoro alle relazioni, fino alla realizzazione dei nostri sogni. Si può dire che sia una sorta di meccanismo distorto di 'autodifesa', con l'obiettivo di proteggerci da situazioni potenzialmente pericolose o spiacevoli.

Ma perché succede?

Le cause dell'autosabotaggio possono essere molteplici e spesso sono radicate in dinamiche profonde della nostra psiche. Spesso sono associate ad aspettative irrealistiche che ci creiamo o a una tendenza al perfezionismo estremo. In questi casi, la persona si blocca perché ha in mente standard elevati e si paragona a situazioni o persone che la fanno sentire sminuita e inadeguata, portandola a sabotare i propri sforzi per paura del fallimento.

Un altro aspetto che accompagna questa dinamica è la paura del cambiamento e della trasformazione. Sappiamo che può sembrare più facile rimanere nella nostra zona di comfort, che, in alcuni casi, può diventare un luogo di insoddisfazione, stasi e blocco. Eppure, decidiamo di restare lì per paura di affrontare l’incertezza, l'ignoto e il cambiamento.

L’autosabotaggio è spesso accompagnato da bassa autostima e da un'immagine negativa o distorta di sé. È comune credere di non meritare successo e realizzazione personale. Alla fine, Chi Siamo Noi per pensare di realizzare chissà che? Queste credenze limitanti possono avere origine nell’infanzia, specialmente se siamo cresciuti in famiglie disfunzionali, e tendiamo a replicare queste dinamiche nelle nostre  relazioni affettive lungo la nostra vita.

Un altro fattore che può portare al comportamento autosabotante è la scarsa capacita di gestire l’ansia, la pressione e lo stress, che possono far parte del processo di raggiungimento di un obiettivo importante. Alcune persone, anziché affrontare l’ansia, finiscono per sabotare il processo. E’ quello che chiamiamo molte volte di ansia da prestazione. Questo le porta a vivere un ciclo vizioso che impedisce loro di superare le sfide necessarie per la crescita personale, relazionale o professionale, portandole spesso a non assumersi mai la responsabilità dei propri fallimenti e a procrastinare sempre che sono davanti ad una grande opportunità o quando devono realizzare qualcosa di rilevante.

Ecco alcuni segnali che possono indicare la presenza di comportamenti auto sabotanti: 

Procrastinazione: La persona tende a rimandare costantemente la realizzazione di attività importanti che afferma di voler completare. Trova sempre diverse scuse per giustificare la sua inazione o per procrastinare decisioni necessarie, rallentando o bloccando il processo. 

Auto-svalutazione e pensieri pessimistici: Spesso, chi si autosabota tende a svalutarsi e a mettere in dubbio le proprie capacità e talenti. Manifesta idee e pensieri negativi riguardo al proprio futuro, sentendosi inadeguata e creando ostacoli mentali, e talvolta anche reali, per i propri obiettivi e progetti. 

Perfezionismo eccessivo: Sebbene il desiderio di migliorare possa essere positivo, il perfezionismo può diventare dannoso. Le persone che si autosabotano possono essere così preoccupate di non raggiungere gli standard elevati che si auto impongono, da preferire evitare completamente di provare, impedendo così la propria realizzazione personale. 

Autosabotaggio affettivo: Nelle relazioni, l’autosabotaggio può manifestarsi attraverso comportamenti che danneggiano la relazione, come la gelosia eccessiva, l’insicurezza, l’evitare il confronto facendo sembrare che tutto vada bene, la mancanza di fiducia nell’altro e l’eccessiva enfasi sui difetti del partner piuttosto che sui lati positivi della relazione.

Paura del successo: In fondo, molte persone temono il successo tanto quanto il fallimento. Questo timore può essere collegato alla paura di esporsi, di non essere all’altezza delle aspettative o di essere considerati degli impostori dagli altri. 

Dara la colpa agli altri: Riguarda la tendenza ad
attribuire agli altri la colpa dei propri problemi senza mai prendersi per se la propria responsabilità, incolpare gli altri della propria sofferenza rendendosi impotente, come un spettatori passivo della vita. 

Suggerimenti per affrontare l’autosabotaggio

Per affrontare l’autosabotaggio e superare le trappole mentali, è essenziale avviare un percorso di consapevolezza e conoscenza di sé, accompagnato dalla volontà di modificare i propri schemi di pensiero e comportamento. In alcuni casi, può essere utile il supporto di un terapeuta per esplorare le radici di questi meccanismi e imparare nuovi modi per gestire le emozioni correlate. Inoltre, imparare a gestire lo stress e l’ansia è sicuramente fondamentale. La pratica di tecniche di respirazione, la meditazione e la pratica di un'attività fisica regolare può essere di grande sostegno oltre che benefico per il benessere generale.

Prendersi cura di sé stessi e trattarsi con rispetto e gentilezza, anziché caricarsi di eccessiva autocritica, può portare benefici. E' cruciale anche evitare il paragone con gli altri e sviluppare la capacità di perdonarsi e imparare a sostituire i pensieri negativi con pensieri più realistici può favorire un atteggiamento più positivo e costruttivo. Sicuramente per ogniuno dei punti elencati sopra c'è un comportamento antogonico che può servire di antidoto agli schemi autosabotanti. Nutrire questi comportamenti e anche un’ottica ottimista è fondamentale per stimolare la fiducia in se stessi e trovare la forza necessaria per affrontare e superare le sfide. 

Infine, è cruciale imparare a stabilire obiettivi realistici e raggiungibili, evitando di puntare esclusivamente a traguardi eccessivamente ambiziosi e alla perfezione assoluta. Va benissimo sognare in grande, ma è necessario concentrarsi su mete accessibili che possono permetterci di sperimentare successi progressivi senza eccessiva pressione e stress. E’ importante saper valorizzare i piccoli passi, ammirare le tappe del viaggio e gioire e assaporare con soddisfazione il percorso di realizzazione dei nostri sogni e progetti. Quando percepiamo che è necessario, è sempre consigliabile cercare il supporto di un professionista e farsi aiutare. Alla fine, la nostra realizzazione vale la pena!

Spero questo articolo possa esserti utile! E’ stato creato proprio come supporto alle donne con cui lavoro individualmente. Se anche tu desideri avere il mio sostegno diretto sono qui per aiutarti nel tuo percorso di trasformazione. Clicca qui per scoprire come!